L’agorofobia è un termine che deriva dal greco Phobia e Agorà, ovvero paura della piazza, è una espressione del disturbo d’ansia che può essere accompagnata da attacchi di panico.
Essa si caratterizza per il disagio o meglio la paura che si avverte nel trovarsi in spazi aperti, come una piazza, in fila in un grande supermercato, sui mezzi pubblici, in un parcheggio o su un ponte.
Il problema è molto complesso perché oltre a questo disturbo, gli agorafobici temono anche le persone presenti, e soprattutto un loro giudizio negativo qualora si sentissero male.
Queste situazioni ansiogene si possono manifestare anche in particolari posti che non offrono una via di fuga immediata, come su un treno o dove sarebbe difficile essere soccorsi.
Spesso i soggetti rifiutano di frequentare questi luoghi, ma soprattutto si sentono vulnerabili di uscire da soli, e lo fanno solo in presenza di un accompagnatore, visto più come un soccorritore.
Le cause scatenanti possono essere di varia natura, come un evento traumatico, un lutto improvviso o alcuni geni ereditati dai genitori, l’agorafobia infatti è la fobia con maggiori componenti genetici, è un disturbo più comune tra le donne e si manifesta tra i 18 ed i 35 anni d’età.
I sintomi più frequenti sono: sudorazione eccessiva, aumento della frequenza cardiaca, difficoltà di respirazione ed una sensazione reale di perdere il controllo, di impazzire o addirittura di morire.
La continua ansia accompagnata da attacchi di panico, mina seriamente i rapporti interpersonali, ma può mettere in crisi anche sul piano lavorativo.
Questo disturbo è una condizione cronica, un decorso a lungo termine spesso si associa al rischio reale di sviluppare un disturbo depressivo secondario.
Se non curata adeguatamente, col tempo può divenire davvero invalidante, nei casi più gravi il soggetto non riesce neppure ad uscire fuori casa, proprio per evitare di stare male, peggiorando decisamente la qualità della sua vita. Se hai bisogno di un consulto con uno psicologo online, consigliamo lo Studio Farrace, esperti nella risoluzione dei principali problemi psicologici e nella psicologia dello sport.